Mi piace essere quella che si sveglia prima di tutti. Vedo il nascere delle cose, il brulicare di gente che operosamente costruisce, palchi e melodie.
Tutti vogliono raccontare, a modo loro, con il loro linguaggio. La protezione civile di Cumiana ha il suo giornale, mai uscito ma immaginato e progettato. “Ma cosa vi ha spinto a venire fino a Cumiana al Jazzit Fest?” Raccontare di voi! E io a loro:”Ma voi siete contenti della nostra presenza?” Ma certo! Finalmente Cumiana vive, con la musica, con le parole, con l’arte. Fili rossi per tutta la città conducono bambini nelle loro macchinine di cartone, guardano film, cartoni, suonano tutti insieme.
E mentre i bimbi suonano la loro musica, nell’ala del Mercato Coperto la Elon Jazz Ambassador prova i suoi pezzi, con gli abitanti di Cumiana che battono il tempo, seguono i solo e cercano di capire le indicazioni del direttore d’orchestra. Parla inglese ma poco importa, la musica si fa capire per lui.
In un caldo 24 giugno Cumiana prende forma di festival.
Forse non è solo una condivisione di intenti. È molto di più.
Federica Di Bari